giovedì 18 agosto 2011

a good editor is a great thing

Courtesy cengage.com
Qualche mese addietro Steve Silberman, giornalista per "Wired" e blogger su NeuroTribes, ha pubblicato una miniraccolta di consigli pratici per chi scrive o si accinge a farlo o non riesce o ha paura di farlo: indicazioni da parte di autori già assodati, tutti di area anglosassone, cui vale la pena dedicare una letturina. Riporto quella di Jonah Lehrer, l'autore di Proust era un neuroscienziato: "Il mio consiglio è di insistere affinché il vostro editor sia brutale – devono esserci segni rossi su ogni pagina. Almeno nella mia esperienza, il libro comincia a farsi decente solo in questa fase, a mano a mano che tutti i fronzoli e le digressioni vengono soppressi. È un momento molto importante, e purtuttavia ci sono troppi editor eccessivamente docili (o troppo impegnati) e troppi scrittori che resistono alle loro revisioni. Un buon editor è una cosa magnifica".

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