lunedì 20 giugno 2011

summertime_ken f. e corrado z.


quest’uomo – che se non fosse per la camicia a maniche lunghe senz’altro avrei scambiato per un mormone – ha appena compiuto un’azione galante, rimettendo in piedi, prima di salire sul tram numero trentatré, una stolta signora caduta dai suoi tacchi. tiene in mano una copia della Caduta dei giganti di Ken Follett, che non ho letto ma di cui trovo recensioni a iosa su ibs.it, refusi e tutto:

Chiaffredo (02-12-2010)
Ho letto a sforzo la prima parte, poi l'ho passato a mia moglie. E' un melodramma pomposo che ricalca i soliti metodi narratitivi di Follet in un guazzabuglio di personaggi che vorrebbero essere appassionanti ma che finiscono con l'essere noiosisssimi.

Tiziana (03-03-2011)
Avevo letto solo "Le gazza ladre" di Follett, gli altri libri mi spaventavano per la mole...Poi hanno regalato questo libro a mio marito e l'abbiamo entrambi divorato in pochi giorni, nonostante il numero di pagine (e due bambine sotto i 3 anni!!!). Bellissimo, uno dei libri coinvolgenti che abbia letto! Adesso credo che leggerò "I pilastri della terra", da tutti indicato come il suo capolavoro, ma non so se riuscirà ad appassionarmi di questo!

marta (14-02-2011)
E' un buon libro complessivamente, tuttavia l'ho trovato lento e a tratti noioso, forse potevano essere risparmiate un po' di pagine. Comunque Follet nel suo stile, da' un'affresco interessante del contesto storico, e quindi lo consiglio a tutti.

certo che Chiaffredo dev’essere proprio un bel tomo.
e comunque Ken Follett, per quanto non abbia mai letto un suo libro, mi ricorda una bellissima vacanza a rimini, trascorsa con il mio amico corrado z. quasi sempre a mollo nel bassissimo adriatico, a parlare – cosa non molto compresa dalla mia adolescentina e dalla di corrado moglie – di birra e pane fatti in casa, di genitori cattivi e di ricordi d’infanzia, della passione e del matrimonio, di ken follett (lo scrittore preferito di corrado z.), sull’onda di una deliziosa, profondissima superficialità estiva, coscienti che la sera ci attendevano le cene a buffet del nostro hotel, le passeggiate e le bancarelle con i monili finti, ovunque, sul lungomare.

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