giovedì 20 maggio 2010

albanacco_honoré de balzac

"Filosofia, che vuoi da me?
Il tuo scopo è dimostrarci che il matrimonio unisce per tutta la vita due esseri che non si conoscono?
Che la vita è nella passione, e che niuna passione resiste al matrimonio?
Che il matrimonio è una istituzione necessaria al mantenimento della società, ma che è contrario alle leggi della natura?"
Honoré de Balzac, Physiologie du mariage, 1829

il saggio Onorato, come viene chiamato balzac da ignazio cantù nel suo Di Onorato Balzac e delle sue opere, nasceva oggi nel 1799.  e nel proemio del libro di ignazio troviamo conto della visita a milano dell'immenso caffeinomane (dalla quale il patriottico autore, come si vedrà, non ha tratto molta soddisfazione): "Si è veduto nello scorso inverno girare per le contrade di Milano uno straniero di aspetto singolare, con nerissima capigliatura, nerissime sopracciglia, sotto cui scintillavano due occhi di fuoco; perfetto nelle proporzioni del viso, ma tinto d'un colore olivastro, col labbro superiore velato da nerissimi mustacchi. Avea statura bassotta, tozza, ventre arrotondito, testa molto infossata nelle spalle, illeggiadra figura, che nulla migliorava sotto lo sfoggio della sua ricercatezza parigina, negli abiti, negli atti, e in tutte quelle piccole modificazioni che sono senza un nome proprio, ma che vengono tutte comprese nel vocabolo collettivo d'eleganza.
La fisonomia estranea e singolare di questo forestiero arrestava di leggieri gli occhi che si scontravano in lui, e fu questo uno dei motivi per cui, nelle poche settimane che rimase a Milano, procurò a moltissimi la compiacenza di conoscere di veduta il romanziere prediletto della Francia odierna.
Era questa la prima volta che il signor de Balzac veniva a vedere Milano, onde rincrebbe a molti che un sì valente dipintore della natura e della società non potesse vagheggiare, pei tempi rigidi e piovosi, le meraviglie del cielo che si inazzurra sui monti, sui poggi, sui piani, sui laghi di Lombardia, e che gli stranieri credono ideale quando lo mirano dipinto al vivo nelle tele dei grandi pittori; ma rincrebbe ancor di più che egli poco si curasse di conoscere le nostre glorie, i nomi che opponiamo a chi insulta al nostro sapere; e che assiepato da allegra gioventù, o festeggiato nelle sale e nei ritrovi, nulla si curasse di gabinetti, pinacoteche, biblioteche e degli uomini insigni che lo ricambiavano generosamente di stima. Onde è a temere, che venuto a visitarci ignaro d'ogni nostra cosa, ne sia partito egualmente ignaro; noncuranza con cui troppo sovente i cittadini di Parigi offendono quella nazione a cui sono legati da tanti doveri di affezione e di riconoscenza."
insomma, dal brano si ricava che onorato, in visita a milano, fu un tantinello supponente.

quasi dimenticavo: oggi è anche il compleanno di cherylin sarkisian lapierre, in arte cher, della quale non menzionerò l'anno di nascita e che sta al posto d'onore nel mio elenco di idoli, tra natalia aspesi e gustave flaubert.

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