mercoledì 9 settembre 2009

a qualcuno piace scema

mi giunge notizia che giovedì sera, in corso XXII marzo 4, sarà inaugurata la "lefel", nel titolo del "corriere della sera" definita la feltrinelli delle ragazze. nel sottotitolo: "in vendita abiti, trucchi, piccolo design". l'astuto marco bergamaschi, ideatore del negozio con l'astuto editore carlo feltrinelli, dichiara che lefel "suona come il nome di una donna che si diverte a scovare in giro per il mondo oggetti speciali per le amiche". primo: chi è che si chiama lefel, se non la terza figlia di francesco totti? secondo: chi è questa cretina che va in giro per il mondo a scovare oggetti per le amiche? e così bergamaschi, individuato il target, dedica trecentoventi metri quadri alla "più classica Los Angeles literature (ovve­ro storie di femmine belle, ric­che e innamorate), trucchi, ba­gnoschiuma, guide viaggio, fo­tografie, abbigliamento, desi­gn, cioccolato e tè da degustare insieme nella tea-room" (degustare insieme a chi? ad altre pollastrelle?). "Tra gli scaffali agende Moleskine, car­net de voyage, manuali di mas­saggio orientale, libri di giardi­naggio e guide per vincere alcu­ne insicurezze", continua l'entusiasta autrice dell'articolo. io sono una cliente moleskine. quando sono in viaggio a volte uso un carnet de voyage, sporadicamente mi faccio massaggiare, ho curato un libro di giardinaggio scritto da un nobile inglese buonanima, ho alcune insicurezze. tuttavia, bergamaschi, a me il design piace grande, non piccolo; più che pollastrella mi definirei un'autorevole gallina madre; e per eventuali amici i regali li scovo dove dico io. o forse dovrei rivolgermi alla giornalista michela proietti: signora, dica al titolista di contenersi.

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