venerdì 26 giugno 2009

honi soit qui mal y pense (sul tram numero due)

lo ammetto, sulle prime ho dubitato. l'uomo accanto a me, un distinto signore di mezz'età in grisaglia, fascio di giornali e cartella di pelle nera, ha tirato fuori dalla tasca della giacca un taccuino, una matita e una gomma, e fin qui bene. mentre lo spio per cercare di capire cosa stia scrivendo, mi accorgo che sta invece disegnando, spiando a sua volta la sua giovanissima dirimpettaia, una splendida ragazza immersa nella lettura di un giornale. per una serie di fermate continua a guardare e disegnare. dentro di me mi infervoro, dandogli del pervertito. poi lui suona la campanella rossa e un secondo prima di scendere, con grazia, strappa il foglio e lo consegna alla sua inconsapevole modella. disceso, non si volta nemmeno a guardare l'effetto del suo dono. touchée.

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