martedì 25 novembre 2008

milano città di libri 4 - laura ligresti, libreria del mondo offeso

quarta intervista su “milano città di libri”: prima delle parole di laura ligresti, della libreria del mondo offeso, sul mestiere e sulla funzione del libraio, pubblichiamo un estratto dal progetto della libreria:

“In tutta la città non esiste una realtà con una identità forte che sia in grado di creare aggregazione e scambio in maniera continuativa. Quale spunto migliore di uno, dieci, cento, mille libri. È questa la chiave di volta per quel popolo silente di Milano che si riunirà attorno ai libri per incontrarsi, scontrarsi, discutere, sognare… Attorno ai libri, fatti di uomini, pensieri, emozioni. Questa è l’anima attorno alla quale costruire il progetto di una libreria di qualità.”

INTORNO A UN TAVOLO, COME IN UNA CASA


1. perché lei fa il libraio?
Perché la libreria è un luogo di scambio e confronto. Un luogo di socialità.
Il libro è lo strumento per conoscersi ed incontrarsi.

2. qual è la parte del suo lavoro che le procura maggiore soddisfazione?
L’interazione e la condivisione fra persone. Il fermarsi.

3. quanto conta il consiglio del libraio per chi frequenta la sua libreria?
Molto, anche se la clientela è una clientela già orientata/preparata. Anche data la specializzazione.

4. quali sono le iniziative che lei mette in atto o conta di intraprendere per coltivare, aumentare, consolidare il numero di lettori che si rivolge a lei?
Iniziative tematiche. Ovvero, incontri/dibattiti a tema cui partecipino anche gli autori.
Altra cosa fondamentale è la possibilità di potersi fermare a leggere e chiacchierare intorno a un tavolo, come in una casa.

5. qual è la sua proposta (o il suo sogno) per rendere Milano una “città di libri”?
Farli parlare. No happy hour!

Laura Ligresti

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