domenica 21 settembre 2008

yo, abba – ammazzamenti hip hop

ieri pomeriggio, intorno alle 17.30, “un corteo più rumoroso, fatto da alcune centinaia di giovani di colore e di rappresentanti dei centri sociali, e che sfugge all'itinerario concordato” – questo è il resoconto su “repubblica.it” del 21 settembre: in realtà il minicorteo non contava più di cento persone, compresi i fotografi e gli anonimi cronachisti –, insomma un’appendicetta di quello antirazzista svoltosi a milano ieri pomeriggio, dopo l’uccisione, una settimana fa, del giovane abdoul guiebre (vedi, qui, “i vendicatori”, post del 17 settembre), raggiunge via zuretti.
e dunque c’erano due pattuglie di vigili urbani, tante camionette della polizia a impedire il passaggio verso lo “shining” e questa diaspora guidata da alcuni manifestanti-rapper, i quali, dall’alto di un camion bianco, proclamavano, nell’ordine: che abba vive; che milano è una città razzista; che via zuretti è una via razzista; che i poliziotti schierati a difesa del varco erano delle facce di merda. le proclamazioni erano affidate a un bianco, le risposte rappate (non sempre coerenti, a onor del vero) a un nero (la cosa mi ha fatto venire in mente ebony and ivory, ma l'armonia non mi sembrava perfetta). i due si chiedevano inoltre – riferendosi al presunto furto di biscotti da parte di abdoul – se esistesse qualcuno che, all’età di diciannove anni, non avesse mai fatto una cazzata.
prima di risolversi a svoltare in via parravicini, constatata l’impossibilità di raggiungere il luogo del delitto, i due proclamanti hanno messo sul piatto con molta chiarezza le loro richieste: “vogliamo integrazione, vogliamo hip hop”.

il logo che pubblico è stato prelevato da www.brandhiphop.com. dubito che i titolari si offenderanno.

1 commento:

Anonimo ha detto...
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